Noi dell’Impresa Gaspari siamo specializzati negli interventi di messa in sicurezza, restauro e ricostruzione post-sisma, con diversi anni di esperienza alle spalle. Operiamo con continuità dal 1997 su queste tematiche; abbiamo effettuato oltre centoventi interventi su edifici lesionati a seguito del sisma Marche Umbria 1997 e del sisma che nel 2009 ha colpito l’Abruzzo. Gli interventi che abbiamo eseguito hanno riguardato opere di somma urgenza (puntellamenti – messe in sicurezza), riparazioni e sostituzioni edilizie (demolizione e ricostruzione). La nostra azienda dispone di tutte le competenze e certificazioni necessarie sia ad effettuare le considerazioni preliminari di un progetto che ad eseguire qualsiasi tipo di intervento edilizio. Nell’ottica di consentirvi una migliore comprensione di quali sono le peculiarità di un intervento post-sisma, anche e soprattutto per permettervi di agire al meglio nel caso in cui abbiate subito dei danni e vogliate ripararli, abbiamo preparato per voi questo dettagliato approfondimento.
La diagnosi post-sisma dell’edificio
Il primo punto da considerare, quando si deve mettere in atto un intervento post-sisma, è la corretta diagnosi dell’edificio colpito dal terremoto. Occorre individuare i danni sopravvenuti prendendo coscienza delle lesioni e delle rotture evidenti, ma anche di ciò che non risulta immediatamente visibile (ad esempio lo sgretolarsi della malta all’interno delle muratura) attraverso specifici strumenti d’indagine; l’edilizia è come la medicina: occorrono esami mirati fatti da specialisti. Una volta mappato il danno, è necessario capire quali ne siano state le cause. E’ fondamentale dunque conoscere il comportamento sismico dell’edificio allo stato attuale e saper simulare quello successivo agli interventi di ristrutturazione. Solo a questo punto potrà definirsi con la giusta cognizione il tipo d’intervento da mettere in atto e si potrà capire se è vantaggioso ristrutturare o se convenga demolire e ricostruire, facendo riferimento anche ai contributi statali destinati alla ricostruzione.
Come un immobile reagisce a un terremoto e le soluzioni di prevenzione
Esistono ad oggi molte soluzioni che ci permettono di migliorare il comportamento sismico di un edificio. Per capirne il funzionamento, occorre avere una certa consapevolezza del modo in cui gli immobili reagiscono al terremoto. Al presentarsi del sisma, l’edificio viene investito da un’accelerazione alla base la cui energia deve in qualche modo dissiparsi. Tale dissipazione, qualora avvenga in maniera incontrollata, può portare al serio danneggiamento della struttura fino a causarne il completo collasso. Le Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2008 e Circolare del 2 feb 2009) disciplinano la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle costruzioni al fine di garantire, per stabiliti livelli di sicurezza, la pubblica incolumità. Una delle più importanti novità introdotte dalle NTC2008 per la progettazione sismica, è la gerarchizzazione delle resistenze che consiste nel pianificare le dissipazioni di energia prevedendo la sequenza delle rotture e delle plasticizzazioni degli elementi. A tal fine, le norme garantiscono la salvaguardia della vita ma non escludono lesioni e rotture controllate.
Gli interventi post-sisma, dunque, prevedono azioni di ricomposizione delle chiusure danneggiate, di ripristino della capacità portante delle strutture, di introduzione di elementi atti a dissipare le nuove possibili accelerazioni sismiche, di prevenzione rispetto a fenomeni che non si sono manifestati durante l’ultimo evento, ma potrebbero verificarsi nel caso di nuove scosse. In generale si può agire direttamente sull’edificio, in sede di riparazione o ricostruzione, e/o “disaccoppiando” l’attacco tra l’edificio e il terreno dal quale proviene la sollecitazione sismica.
Nel caso di edifici in muratura, a seguito di corretta diagnosi, abbiamo visto il buon comportamento delle strutture dopo interventi quali:
1) iniezioni di specifiche miscele nelle murature in cui si sia verificata una perdita di coerenza tra gli elementi a seguito dello sgretolarsi della malta (il legante) tra gli stessi;
2) installazione di reti che permettano agli elementi di mantenere il loro assetto originario. Ad oggi ne esistono in avanzati materiali plastici;
3) in alcuni casi si può smontare il paramento murario nelle aree compromesse per o per intero, per poi procedere al rimontaggio a regola d’arte;
4) sempre per gli edifici in muratura è utile inserire i diatoni, elementi trasversali atti a ricollegare i paramenti sconnessi;
Spesso queste tecniche ed altre possono essere e sono combinate tra loro: non esistono due casi identici, ognuno è specifico e va analizzato.
Gli isolatori elastomerici e i giunti sismici. Il caso di Villino dei Giardini a L’Aquila
Nel caso in cui l’edificio risulti irrimediabilmente compromesso, occorre procedere alla demolizione e completa ricostruzione dello stesso. In questo caso si potrebbe ragionevolmente considerare la possibilità di applicare isolatori elastomerici alla base in grado di dissipare le accelerazioni sismiche così da trasmetterle notevolmente attenuate alle parti superiori dell’edificio. L’applicazione di tali dispositivi è possibile anche nel caso di immobili esistenti, sia in muratura che in calcestruzzo armato, ma solo in di determinate condizioni. Nel caso del complesso residenziale Villino dei Giardini, ricostruito a L’Aquila dopo il sisma del 2009, l’installazione di isolatori sismici (marca FIP Industriale) alla base è stata combinata con il montaggio di giunti sismici a pavimento mediante l’inserimento di una lamiera striata, in grado di assorbire eventuali spostamenti. Questo ha permesso di “disaccoppiare” (ossia separare) la struttura dal terreno circostante: in caso di sisma essa è quindi in grado di muoversi senza danneggiarsi. Tutto è completato da una serie di elementi architettonici progettati per scorrere ed incastrarsi tra loro senza generare interazioni dannose.
I materiali e i sistemi costruttivi migliori, per il buon comportamento sismico dell’edificio
Alla base di un buon comportamento sismico ci sono alcuni fattori legati alla forma ed alla distribuzione delle masse all’interno dell’immobile che risultano determinanti. La simmetria della costruzione ad esempio, permette spostamenti uniformi ed evita fenomeni di rovinosa interazione tra elementi che, per diversità formale possono manifestare diverse e contrastanti reazioni al sisma. Piante non simmetriche (ad L, C o T..) e scale collocate in posizione perimetrale, possono portare a forti eccentricità tra le masse e le rigidezze e dar luogo a rotazioni torsionali del fabbricato. Proprio a tal fine è importante far sì che il baricentro delle rigidezze coincida con quello geometrico. Inoltre particolare cura va posta nella realizzazione della copertura evitando l’eccessiva pesantezza dell’elemento e la presenza di tetti spingenti che potrebbero causare la trasmissione della componente orizzontale alle murature perimetrali con conseguenze molto pericolose.
Costruzioni antisismiche possono essere realizzate con diversi sistemi costruttivi se progettati nel rispetto delle specifiche norme e realizzate a regola d’arte. Possono dunque considerarsi antisismiche soluzioni in cls armato, acciaio, muratura e legno, purché ben eseguite. L’ultimo terremoto ci ha insegnato che anche le vecchie case in muratura, quando ben ristrutturate, con spessori adeguati e materiali di buona qualità, possono resistere bene alle azioni sismiche a differenza di strutture costruite con la stessa tecnica, ma con materiali e soluzioni inadeguati. Le problematiche si evidenziano soprattutto nelle murature costituite da pietrame irregolare assemblato con malte inadeguate. E’ fondamentale infatti che i materiali presentino una buona compattezza e regolarità.
Un sistema sicuramente prestante dal punto di vista sismico è il legno. Ad influire particolarmente è la leggerezza del materiale poiché all’aumentare del peso, è maggiore la massa sollecitata dalle forze sismiche. La grande capacità di deformarsi e plasticizzarsi notevolmente prima dell’arrivo a rottura fragile, rende il legno uno dei migliori materiali da impiegarsi nelle costruzioni antisismiche. Le soluzioni costruttive con questo materiale sono molte e in continua evoluzione. Tra le più avanzate tecnologie ci sono le pareti portanti a strati di legno incrociato (X-Lam) che alternano dai 3 ai 7 fogli in legno incollati alternando quelli a fibre parallele al piano a quelli con fibre perpendicolari. Oltre al buon comportamento sismico, legato soprattutto alla possibilità di avere una configurazione scatolare, le pareti in X-Lam garantiscono celeri tempi di costruzione ed ottime caratteristiche termiche.
I fattori da tenere in considerazione nella scelta di un’impresa edile per interventi post-sisma
Nel rivolgersi ad un’impresa per interventi post-sisma, un privato deve far attenzione a diverse cose.
- Il primo punto da verificare è l’iscrizione dell’azienda alla White List, elenco istituito presso le Prefetture provinciali, al quale possono registrarsi le imprese che lavorano nei settori considerati più ad alto rischio di infiltrazione mafiosa. La nostra azienda è iscritta da anni presso tali elenchi.
- Le aziende devono essere dotate del Rating di Legalità, attestazione posseduta dalla nostra azienda.
- Per operare su edifici danneggiati è necessario possedere le relative Attestazioni SOA, in base al tipo di lavoro da eseguire; si tratta di un patentino che misura le capacità tecniche, organizzative e patrimoniali di una impresa; tali capacità sono divise per categorie di intervento (nuove costruzioni, restauri, strade…) e per importi (da piccoli a molto grandi). In questo caso sarà necessario possedere le attestazioni in OG1 (costruzione e riparazione di edifici civili) e OG2 (Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela da parte del Ministero dei Beni Culturali). L’impresa edile Gaspari Gabriele è l’unica azienda della Regione Marche in possesso dell’Attestazione SOA per l’esecuzione di lavori con importi ILLIMITATI nelle categorie OG1 e OG2.
L’Impresa Gaspari può essere al tuo fianco!
I danni da sisma sono spesso difficilmente prevedibili e non esistono modelli o sistemi pre-impostati che permettano di individuare tutte le possibili conseguenze dell’evento. Uno dei migliori strumenti è l’esperienza sul campo di chi da decenni opera nel settore con passione e competenza. Abbiamo già parlato di quanto sia importante la buona esecuzione dei lavori al fine di garantire il migliore risultato finale. Le nostre maestranze vantano un’eccellente preparazione avvalorata dalla formazione continua e dall’esecuzione di numerosi interventi post-sisma in una vasta gamma di situazioni. E’ anche importante avere un partner affidabile in grado di guidare il privato nelle varie fasi burocratiche per la ricostruzione, tra le quali è spesso compito arduo riuscire a districarsi. L’Impresa Gaspari ha già avuto modo di affrontare situazioni simili e conosce i procedimenti da seguire per il rilascio dei permessi necessari all’avvio dei lavori.
Se desideri ulteriori delucidazioni o vuoi prendere un appuntamento con noi, contattaci, saremo felici di incontrarti!